Commodore 128
Il Commodore 128 nel suo box originale compreso di alimentatore.
Caratteristiche tecniche
Anno produzione1985
Prezzo d'uscita
990.000 Lire
CPU: CSG 8502 e Z-80
1 or 2 Mhz clock speed con 8502.
3 Mhz clock speed con Z-80
RAM: 128 kilobytes
CBM Basic 7.0
CP/M 3.0
Video: MOS 8564 "VIC-II" e MOS 8563 CTRC
Modo testo 1: 40 colonne testo
Modo testo 2: 80 colonne testo
Palette di 16 colori.
2 tipi di risoluzioni: 320 x 200, 640 X 200
Suono: MOS 8580 "SID"
3 voci stereo, capacità di suono sintetizzata/digitale
Porte: MOS 6526 CIA x2
2 porte Joystick/Mouse
Femmina round DIN CBM Seriale
Maschio edge-connector CBM Datasette
Maschio edge-connector parallela programmabile "User"
Round DIN CBM Monitor
Femmina edge-connector C64 espansione
Bottone di riavvio reset del sistema
Porta tastiera
Bottone accensione
Tastiera: Full-sized 93 key QWERTY
14 tasti numerici sul tastierino
8 tasti funzione programmabili piu tasto help
4 tasti direzione più 4 tasti del cursor pad
Schermata video
Schermata video modalità 128
Schermata video modalità cp/m
Vista frontale, laterale e retro
Alimentatore
Cenni strorici
Il Commodore 128 è stato un modello di computer della CBM Commodore Business machines commercializzato nel gennaio del 1985, tre anni dopo il suo celebre predecessore, il Commodore 64.Il C 128 nacque dopo lo sfortunato tentativo del 1983 di rimpiazzare il VIC-20 e il Commodore 64 con le macchine della serie TED (dal nome della particolare componentistica), ossia il Commodore 16 (detto anche C16) e il Plus 4, quest'ultimo destinato all'utenza professionale: queste macchine non erano però compatibili con i due predecessori e non potevano sfruttare la gran massa di programmi e giochi scritti per il C64. Vista la pessima accoglienza delle due nuove macchine sul mercato e resosi conto dell'errore commesso, il management di Commodore cercò di riparare con il Commodore 128, che era compatibile con il C64 ma implementava alcune delle caratteristiche avanzate delle macchine TED, come il BASIC 3.5 che venne ulteriormente sviluppato e portato alla versione 7.
Fu così che il C 128 fu lanciato da Commodore nel 1985 al Las Vegas Computer Show. Per l'epoca era un computer dalle notevoli caratteristiche, ma presto, come è stato già detto fu abbandonato a causa dell'incredibile successo delle macchine a 16 bit e soprattutto della nuova piattaforma da poco acquistata dalla Commodore, l'Amiga.
Il Commodore 128 montava un processore che, sebbene più potente di quello del C64, (il 6510) era compatibile con esso e poteva far girare tutto il parco software del fratello più anziano e più diffuso. Le nuove caratteristiche hardware promettevano inoltre, sulla carta, una più vasta gamma di utilizzi professionali e ludici: la grafica offriva una modalità a 640x200 (grazie al nuovo chip VDC) e il suono era a 3 canali. Tuttavia, incredibilmente, proprio la grafica della nuova modalità video (640x200 - 80 colonne testuali) era il maggior punto debole del C128: non supportava gli sprite se non in modalità 40 colonne, e l'unico modo di accedere alla memoria video del VDC era indirizzando singolarmente ogni locazione attraverso un macchinoso sistema a due registri, che rendeva molto lente le operazioni grafiche: lo sviluppo di giochi con grafica in modalità 640x200 era improponibile sul C128 in modalità nativa (per questo motivo una software house, Walrusoft, creò il BASIC 8.0, una eccezionale estensione al BASIC che consentiva una gestione semplice del VDC).
Il Commodore 128 poteva contare anche su un processore parallelo Z80 di ZiLOG che consentiva l'utilizzo del sistema operativo CP/M e permetteva di accedere al vasto parco programmi scritti per questo S.O.
Per permettere al CP/M di funzionare con prestazioni degne, il Commodore 128 supportava nativamente una modalita' di trasferimento accelerata dei dati sul bus seriale dei dischi (burst mode) e a tale scopo furono proposte per questo computer due nuove unita' a disco, la 1570 a faccia singola e la 1571 a doppia faccia, in grado di supportare la scrittura in formato MFM oltre che nel precedente GCR.
I Sistemi Operativi
Il BASIC residente del C 128, denominato BASIC 7.0 integrava funzioni grafiche avanzate e la possibilità di controllare la parte audio. Il Commodore 128 si segnala per essere stato prodotto sia nel classico modello con tastiera americana sia in versioni nazionalizzate (tedesca e italiana le piu' note da noi). Il C 128 e' anche il primo modello Commodore nel quale la schermata di avvio mostra chiaramente il Copyright di Microsoft per il linguaggio BASIC. Un altra prima volta Commodore del 128 e' un easter egg, un messaggio nascosto nel sistema, contenente tra gli altri i nomi dei progettisti, richiamabile con l'istruzione SYS32800,123,45,6. L'accensione del sistema avvia anche la ricerca di software autoavviante dalla prima unita' a dischi. Questa caratteristica, anch'essa una novita' per i computer Commodore, e' tipica del sistema CP/M ma fu successivamente utilizzata anche in altri software per il 128, tra i quali una creazione italiana che riusciva a forzare il caricamento di programmi per Commodore 64 e l'attivazione della relativa modalita' di funzionamento. La partenza avveniva, oltre che per accensione, alla pressione del tasto di reset e con il comando basic boot. Il Basic 7.0, per quanto interessante, era anche incompleto: i comandi quit e off generano l'errore ?UNIMPLEMENTED COMMAND ERROR. I nomi dei due comandi suggeriscono rispettivamente la possibilita' di un sistema operativo dischi residente, come sugli Atari 800 e simili, e la possibilita' di permettere al computer di spegnersi da solo. È assai probabile che si tratti di caratteristiche stralciate in fase progettuale per ridurre i costi.Un discorso a parte merita il CP/M. Questo era all'epoca un sistema operativo molto noto ed assai apprezzato (un vero "industry standard"). CP/M ispiro' il QDOS da cui derivarono i sistemi operativi per PC-IBM XT, il PC-DOS di IBM e l'MS-DOS di Microsoft. Sfortunatamente l'uso del CP/M sul C128 fu assai sporadico e limitato: il CP/M era principalmente un DOS, cioè un sistema operativo basato su dischi, e non poteva funzionare in loro assenza. La maggior parte degli acquirenti del C128 comprò questo computer semplicemente come un C64 "con una marcia in più", e soprattuto per poter giocare con le migliaia di giochi disponibili per C64, nell'attesa di veder uscire una nuova generazione di giochi per C128, che viste le limitazioni della grafica non vi fu. Inoltre la compatibilita' tra i vari hardware ove girava CP/M non era assoluta, a causa di una babele mai totalmente sbrogliata di formati tra i dischi di diversi produttori. Il drive a doppia faccia 1571, espressamente concepito per il Commodore 128, consentiva la lettura di una parte dei dischi di tali sistemi, oltre a supportare naturalmente un proprio formato specifico.
Per il C 128 venne creata una particolare versione del Sistema Operativo ad icone GEOS, che già aveva avuto fortuna col C64, e che venne denominato sulla nuova macchina GEOS 128. Questa versione specifica permetteva l'uso della grafica 640x200 tramite il secondo chip video, quello per l'uscita a 80 colonne, ed il bank switching necessario a sfruttare le espansioni di memoria da 128KB e 512KB ufficiali Commodore (mod. 1700 e 1750). Da notare il fatto che, dal 2004, le versioni GEOS per Commodore, sono state rese freeware, quindi liberamente scaricabili, dal sito della casa che ne detiene i diritti.
Pregi e difetti
L'alta compatibilità con il Commodore 64 è dovuta al fatto che i più importanti componenti del C64, come il VIC, il SID e le ROM del BASIC 2.0 e del KERNAL del 64 sono presenti anche nel C128 e grazie al fatto che la CPU MOS 8502 è completamente compatibile all'indietro con il 6510. Si possono collegare al C128 tutte le periferiche del C64, incluse le cartucce, che fanno partire automaticamente il C128 in modalità 64.A volte (rarissime in realtà) però in modalità 64 si presentano differenze rispetto ad un C64 "vero", e questo talvolta genera blocchi, dovuti soprattutto all'utilizzo da parte del software degli indirizzi di memoria del chip MMU, visibile al software anche in modalita' 64.
Ciascuna delle due CPU può indirizzare al massimo 64 kilobyte, quindi i 128 kB di RAM possono essere visti solo dopo essere stati suddivisi in due banchi e commutando fra essi.
Risultati
Questo computer nacque con grandi pretese. La pubblicità lo rappresentava infatti come il terrore degli IBM compatibili o un Macintosh killer, ma il C128 non ebbe una grande fortuna. Possedeva di base la stessa quantità di memoria del Macintosh 128K e più capacità grafiche e sonore di un IBM compatibile dell'epoca, poteva poi anche accedere a una vastissima quantità di software, quello già scritto per il C64 e quello del sistema Operativo CP/M, precedente l'MS-DOS e ispiratore di quest'ultimo. La scarsa penetrazione nel mercato e' in parte dovuta al fatto che, al momento del lancio, lo standard CP/M stava gia' morendo commercialmente, in favore dell'MS-DOS. La natura "trasversale" del computer, un po' home e un po' personal, con i limiti del primo e, una volta utilizzato come tale, i costi del secondo, ha contribuito ad accentuare tale effetto.Dopo il successo del Macintosh, Apple lanciò nuovi modelli, tra i quali il Macintosh Plus, con più memoria (1 MB) e una interfaccia SCSI che permetteva l'aggiunta di hard disk e di altre periferiche, surclassando la Commodore. La risposta di Commodore, oltretutto pressata dalla concorrenza della Atari gia' in mano al fuoriuscito fondatore Jack Tramiel, fu l'acquisizione dalla Hi-Toro dell'intero progetto e della tecnologia della allora console da videogiochi Amiga. Quest'ultima disponeva di caratteristiche multimediali all'avanguardia e fu successivamente sviluppata come computer. Tutto ciò fece scemare rapidamente l'interesse verso il Commodore 128, che fu ben presto dimenticato tranne che da pochissimi affezionati utenti ed oggi degli appassionati di retrocomputing.
Download
Kernal ROM Image (.bin)Char ROM Image (.bin)
BASIC 7 HI ROM Image (.bin)
BASIC 7 LO ROM Image (.bin)
Z80 ROM Image (.bin)
Commodore 128 PLA info (.zip)